La Legge di Bilancio 2021 ha disposto, il riconoscimento di un nuovo credito d’imposta – c.d. Bonus Acqua potabile – per le spese sostenute nel 2021 e 2022 per l’acquisto e l’installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e addizione di anidride carbonica alimentare (E290) e per il miglioramento qualitativo delle acque erogate da acquedotti destinate al consumo umano. Il bonus è finalizzato ad incentivare la razionalizzazione dell’uso dell’acqua e la riduzione dei consumi di contenitori di plastica per le acque destinate ad uso potabile. 

Bonus acqua potabile 2022: scadenze e importi

La Legge di Bilancio 2022, ha prorogato il credito d’imposta sino al 31.12.2023.

La misura del credito è pari al 50% delle spese sostenute e documentate per un ammontare non superiore: 

  • a 1.000 euro per ciascuna unità immobiliare posseduta o detenuta sulla base di un titolo idoneo dalle persone fisiche (privati) 
  • a 5.000 euro per ciascun immobile adibito ad attività commerciale o istituzionale per i restanti soggetti ammessi all’agevolazione.

Bonus acqua potabile 2022: come ottenerlo

Per beneficiarne il richiedente è tenuto ad inviare, dal 1° febbraio al 28 febbraio dell’anno successivo a quello di sostenimento delle spese agevolabili, un’apposita comunicazione all’Agenzia delle entrate che potrà essere inoltrata in via telematica tramite il servizio web dell’Agenzia disponibile nell’area riservata o i canali telematici dell’Agenzia delle Entrate dagli intermediari abilitati (CAAF) oppure direttamente dal beneficiario.

Per le spese sostenute nel 2021 la comunicazione deve essere necessariamente inviata nel periodo 1° febbraio – 28 febbraio 2022.

L’ammontare massimo del Bonus Acqua è pari al credito d’imposta indicato nella comunicazione validamente presentata moltiplicato per una percentuale che sarà resa nota con un successivo provvedimento dell’Agenzia delle entrate, che dovrà essere emanato entro il 31 marzo di ciascun anno, con riferimento alle spese sostenute nell’anno precedente.

Le persone fisiche, non esercenti attività d’impresa o di lavoro autonomo, potranno usufruire del credito spettante nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta di sostenimento della spesa e in quelle successive qualora non abbiano capienza oppure potranno utilizzare il credito in compensazione.

Al fine di beneficiare del credito d’imposta il contribuente è tenuto a conservare la fattura o il documento commerciale rilasciato dal fornitore completo di tutti dati utili a comprovare la spesa sostenuta, la prova dell’avvenuto pagamento eseguito con strumenti tracciabili (sono fatte salve le spese sostenute con modalità diverse nel periodo dal 1° gennaio al 15 giugno 2021), la comunicazione e la relativa ricevuta di avvenuta acquisizione rilasciata dall’Agenzia delle entrate.

Per maggiori informazioni potete rivolgervi ai nostri uffici territoriali